

Dolciastra e color nocciola, la farina di castagne è uno di quegli alimenti che non necessiterebbe di troppe presentazioni, è dopotutto parte integrante della storia culinaria italiana.
Eppure oggi si sa poco di lei.
Ci piacerebbe, cari lettori, che un prodotto così rappresentativo della cucina del nostro bel paese non vada totalmente perso con il passare degli anni, soprattutto perché ancora super attuale, tanto per il suo sapore, quanto per le sue proprietà nutrizionali che si avvicinano moltissimo alle cucine vegana e vegetariana, oggi altamente diffuse.
Dunque al via la sfida per rilanciarla, questa deliziosa farina di castagne e, nel frattempo, vi raccontiamo qualcosa in più su di lei.
Diffusissima in passato, la farina di castagne non è altro che il frutto dell’essiccatura e macinatura delle castagne, quei golosissimi e irresistibili frutti marroni che puntualmente cadono dagli alberi in autunno. Una gioia per il palato e un toccasana per la salute, le castagne sono infatti ricche di vitamine e minerali e fanno miracoli per la pelle e il cuore.
Proprio per queste proprietà benefiche, le castagne e la farina di castagne rappresentavano in passato uno degli alimenti principali della dieta popolare: erano economiche, di facile reperibilità, saporite e ad alto contenuto calorico. La perfetta fonte di sussistenza popolare in zone montane come l’appennino ligure, toscano ed emiliano-romagnolo dove, per altro, si ricorda il periodo della cosiddetta Civiltà del Castagno.
Oltre alle vitamine e ai minerali, la farina di castagne è un ottimo alimento ricco di carboidrati e, per questo, in grado di sostituire al 100% altre farine come quella di mais o di frumento che, in tempi passati, erano più costose e dunque non accessibili a tutte le famiglie.
Pensate, cari lettori, che in circa un etto di farina di castagne troviamo: acqua, proteine, lipidi, glucidi e ancora sodio, ferro, potassio, calcio, fosforo, tiamina, riboflavina e niacina, per un apporto calorico di circa 343 kcal.
Proprio per via dei sui ottimi voti in pagella, la farina di castagne merita una nuova chance da parte nostra, così Un Pizzico lancia la sfida a rilanciare questo trend, con l’obiettivo di trovare la spunta verde di fianco al nome “farina di castagne” in sempre più liste della spesa.
Quale miglior stagione dell’autunno a tal proposito? Quell’incantevole momento dell’anno in cui le sfumature brune della natura prendono il sopravvento e le nostre protagoniste, le castagne, vengono raccolte, rigorosamente a mano, e preparate per il processo di lavorazione che le trasformerà in farina.
Una volta raccolte, la prima fase di trasformazione è l’essiccatura, periodo di tempo che varia dalle due alle tre settimane, durante il quale le castagne vengono riposte in ceste o sacchi di iuta e lasciate riposare all’interno del caniccio, una casetta riscaldata da un fuoco di legna di castagno.
Trascorse le settimane di essiccatura si passa alle fasi successive, la pulitura del guscio, la tostatura in appositi forni e infine la macinatura nei mulini.
Un altro punto a favore di questa farina è la sua versatilità in cucina, dove la si può utilizzare per svariate preparazioni sia dolci che salate.
Anche in questo caso la storia insegna, è infatti sufficiente guardarsi indietro di qualche decina d’anni per scoprire diverse ricette e tradizioni regionali con protagonista la farina di castagne.
Nella zona della Garfagnana vi erano per esempio i Manafregoli e i Necci, i primi sono un piatto contadino a base di farina di castagne, latte intero e sale. I Necci della Garfagnana sono invece un dessert Toscano composto da crêpe scure ripiene di ricotta.
Dalla Lunigiana vengono poi altre due ricette tradizionali, la Marocca di Casola, un pane di castagne e il Pattone, a base di farina, acqua, olio d’oliva e sale.
Ancora in Liguria erano soliti usare la farina di castagne per l’impasto di pane, pasta fresca e biscotti, tra le ricette più diffuse vi erano per esempio le Trofie di farina di castagne servite con pesto di basilico.
Dalla provincia di Avellino in Campania arrivano invece i Panzerotti d’Irpinia, ripieni di uno squisito composto di cacao, castagne, rhum, latte e zucchero.
Arriva infine dalla Toscana uno tra i dolci a base di farina di castagne più conosciuto, apprezzato e diffuso: il Castagnaccio.
Il Castagnaccio è un piatto povero della tradizione contadina toscana le cui origini sembrano risalire al 1500. La ricetta originale, a base di farina di castagne, olio aromatizzato al rosmarino e acqua, era molto semplice e veloce da cucinare e il risultato era un piatto completo e altamente saziante, particolarmente apprezzato dai bambini che ne adoravano il sapore dolciastro. Inoltre, l’assenza di zucchero nella ricetta non era affatto un limite e questo lo si deve al fatto che la farina di castagne, anche conosciuta come farina dolce, era in sé già estremamente mielata.
L’aggiunta di altri ingredienti quali pinoli, noci, uvetta e rametti di rosmarino, è da ricondursi invece all’800 quando la ricetta del Castagnaccio venne esportata nel resto d’Italia e ogni regione iniziò ad apportare lievi modifiche all’originale.
Qui vi lasciamo la nostra ricetta del Castagnaccio, fedelmente ispirata all’originale, che potrete replicare a casa in pochi e semplici passaggi.
Giunti alla conclusione di questo speciale autunnale, vi salutiamo con una romantica perla d’amore, una leggenda d’altri tempi, tramandata di generazione in generazione secondo cui, i rametti di rosmarino posti sulla superficie del Castagnaccio, avessero poteri simili a quelli di un filtro d’amore. Così quando una donna cucinava il Castagnaccio per un uomo di cui era innamorata, quest’ ultimo mangiandolo avrebbe ricambiato i suoi stessi sentimenti.
Dalla redazione Un Pizzico per oggi è tutto, ci diamo appuntamento al prossimo martedì per scoprire insieme le origini della festa più spaventosa di sempre: Halloween.
Ristorante I Tigli in Theoria
Lunedì 19:00-22:00
Martedì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Mercoledì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Giovedì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Venerdì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Sabato 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Domenica CHIUSO
I Tigli in Theoria
Via Bianchi Giovini, 41
22100 Como, (CO)
+39 320 0325849
Per informazioni o richieste, scrivere all’indirizzo info@theoriagallery.it
Per le prenotazioni utilizzare il form alla pagina Prenotazione
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Clicca su "OK" per autorizzarne l'uso.
We use cookies only to make sure that you can have the best experience on our site. Press “OK” to give your consent.
Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.
Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.
Questi cookie sono strettamente necessari per fornirvi i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue caratteristiche.
Because these cookies are strictly necessary to deliver the website, refusing them will have impact how our site functions. You always can block or delete cookies by changing your browser settings and force blocking all cookies on this website. But this will always prompt you to accept/refuse cookies when revisiting our site.
Rispettiamo pienamente se si desidera rifiutare i cookie, ma per evitare di chiedervi gentilmente più e più volte di permettere di memorizzare i cookie per questo. L’utente è libero di rinunciare in qualsiasi momento o optare per altri cookie per ottenere un’esperienza migliore. Se rifiuti i cookie, rimuoveremo tutti i cookie impostati nel nostro dominio.
Vi forniamo un elenco dei cookie memorizzati sul vostro computer nel nostro dominio in modo che possiate controllare cosa abbiamo memorizzato. Per motivi di sicurezza non siamo in grado di mostrare o modificare i cookie di altri domini. Puoi controllarli nelle impostazioni di sicurezza del tuo browser.
Questi cookie raccolgono informazioni che vengono utilizzate sia in forma aggregata per aiutarci a capire come viene utilizzato il nostro sito web o quanto sono efficaci le nostre campagne di marketing, o per aiutarci a personalizzare il nostro sito web e l'applicazione per voi al fine di migliorare la vostra esperienza.
Se non vuoi che tracciamo la tua visita al nostro sito puoi disabilitare il tracciamento nel tuo browser qui:
Utilizziamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori esterni di video. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti permettiamo di bloccarli qui. Si prega di notare che questo potrebbe ridurre notevolmente la funzionalità e l’aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.
Google Fonts:
Impostazioni Google di Enfold:
Cerca impostazioni:
Vimeo and Youtube video embeds:
Sono necessari anche i seguenti cookie - Puoi scegliere se permetterli:
Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.
Informativa sulla privacy
Condividi questo articolo