

Produciamo enormi quantità di cibo, eppure circa 821 milioni di persone nel mondo soffrono per carenza di alimenti e denutrizione. A questo va aggiunto l’assurdo paradosso secondo il quale circa 2,1 miliardi di persone nel mondo risultano essere obese o fortemente sovrappeso. Per non parlare poi del fatto che il 40% circa delle risorse mondiali di cereali, vengono riservate al sostentamento di allevamenti e carburante.
Cari lettori, oggi parliamo di spreco alimentare, un peccato che commettiamo tutti, cittadini ed istituzioni. Lo dimostrano i dati e le statistiche, secondo cui ogni anno un terzo della produzione mondiale di cibo va sprecata (s’intende per l’intero processo di filiera dunque conservazione, trasformazione e consumo).
Oltre ad essere un grave peso morale ed economico, è anche una pugnalata nei confronti del Pianeta che ci ospita grazie al quale, non dimentichiamoci, abbiamo una casa ed esistiamo.
Facciamo per esempio riferimento a noi consumatori: quante volte ci capita di acquistare più del necessario al supermercato? Per poi incastrare le nostre provviste nel frigorifero stracolmo.
Quante volte poi, di quelle tre porzioni di ricotta di capra acquistate perché, non si sa mai che mi venga voglia di torta salata, finiscono per scadere sotto i nostri occhi distratti?
E quante volte nel cucinare, gettiamo nel sacchetto dell’umido le foglie dei cavoli o i gambi vegetali avanzati, che potremmo invece utilizzare per prepararci un ottimo brodo vegetale da sostituire al dado che, tra le altre cose, è molto meno salutare?
E infine quante volte il cucchiaio assume il controllo delle nostre dita e getta nella pattumiera quell’isolato pezzetto di spezzatino rimasto nel piatto che, tanto è poco perciò non lo mangerà nessuno oppure non sarebbe altrettanto buono riscaldato.
Se nel leggere queste domande vi riconoscete come innocenti, innanzitutto complimenti, siete sulla giusta strada per la sostenibilità alimentare. Potreste però fare ancora di più cercando, ciascuno nel suo piccolo, di sensibilizzare amici, parenti, vicini di casa, colleghi e chi più ne ha più ne metta, a fare lo stesso.
Se invece nel leggere le domande sopra proposte, vi scappa un sogghigno imbarazzato di palese colpevolezza, beh rimproveratevi qualche istante e subito dopo, correggete i vostri errori. Non è mai tardi per scegliere la giusta strada e questo, cari lettori, è il momento giusto per farlo. Non solo perché a gran voce ce lo stanno chiedendo tutti, dai ricercatori agli scienziati, dalle associazioni ai singoli cittadini preoccupati, ma anche, e aggiungerei soprattutto, perché a rischio di risultare banale nel citare uno slogan decisamente ingombrante THERE IS NO PLANET B!
E per quanto possa sembrarci una svista innocente o una mancanza priva d’importanza, lo spreco di cibo è invece chiamato in giudizio in quanto colpevole di contribuire al danneggiamento del nostro Pianeta.
Chi gradisce assumersi la responsabilità di essere complice in questo assassinio preterintenzionale? Vi suggeriamo la risposta: chiunque voi siate e da qualsivoglia posto stiate leggendo questa garbata provocazione travestita da articolo narrativo, ora dovreste alzarvi e dire “IO NO”.
Cari lettori, come già altre volte abbiamo accennato, la conoscenza, così come la consapevolezza e la cultura, sono le risorse più preziose per un presente ed un futuro raggianti e a portata di uomo. Dunque non scordate mai di inseguirla, coglierla e diffonderla, questa benedetta conoscenza perché senza di lei, non potremo fare altro che aspettarci grossi guai.
Ora, pronti a vestire i panni candidi e sontuosi di piccoli cuochi? Vi delizieremo con tre ricette, pensate da un grande Chef per noi esseri umani e per il nostro Pianeta.
Rigorosamente, contro lo spreco!
Ingredienti:
1 spicchio d’aglio
1 cipolla
Olio q.b.
300/400 gr di pomodori freschi
1 ciuffetto di basilico
200 gr di pane raffermo
Per la ricetta della Pappa al pomodoro iniziate preparando un soffritto con aglio, cipolla e un filo d’olio, aggiungete i pomodorini (precedentemente pelati e frullati) e portate il tutto a bollore. Unite al composto del basilico spezzettato e del pane raffermo tagliato a cubetti e mescolate.
Non appena il pane sarà ben inzuppato aggiungete del brodo bollente (meglio se di carne); regolate di sale e pepe e fate sobbollire il tutto per altri 15 minuti.
Trascorsi i 15 minuti spegnete il fuoco e fate riposare la vostra Pappa al pomodoro per un’ora circa mescolando spesso il tutto per amalgamare gli ingredienti.
Servite la Pappa al pomodoro con un filo di olio extravergine e delle foglie fresche di basilico.
Ingredienti:
200 gr di spinaci (o altra verdura a foglia verde)
180/200 ml di latte
300 gr di pane raffermo
2 uova intere
Sale q.b.
Pangrattato q.b.
Per la ricetta degli Gnocchi verdi con pane raffermo iniziate lessando gli spinaci nel latte caldo che andrete poi a strizzare e frullare con il pane; incorporate le uova, del sale e del pangrattato e lavorate il vostro impasto su un piano ben infarinato formando dei piccoli gnocchetti.
A questo punto lessate gli gnocchi in acqua salata e conditeli a piacere con sugo di pomodoro, pesto o burro fuso e salvia.
Ingredienti:
200 gr di pane raffermo
200 gr tra latte e acqua (a vostra discrezione potete utilizzare anche tutto latte, risulterà più ricco)
3 uova
120 gr di zucchero
400 gr di frutta fresca
Uvetta
Per la ricetta del Dolce di pane alle pesche iniziate ammorbidendo il pane raffermo nel latte e nell’acqua.
Procedete poi componendo il dolce: aggiungete le uova montate con lo zucchero, il pane strizzato, le pesche sbucciate e spezzettate e dell’uvetta.
Aromatizzate il composto con un po’ di scorza di limone grattugiata e del rum e procedete con la cottura; cospargete una teglia da forno con del burro, del pangrattato e dello zucchero e versate il vostro composto.
Cuocete in forno a 180 gradi per 30 minuti circa.
Appuntamento al prossimo martedì con nuove avventure gastronomiche firmate Un Pizzico.
Il team di
UN PIZZICO
Ristorante I Tigli in Theoria
Lunedì 19:00-22:00
Martedì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Mercoledì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Giovedì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Venerdì 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Sabato 12:00-14:00 / 19:00-22:00
Domenica CHIUSO
I Tigli in Theoria
Via Bianchi Giovini, 41
22100 Como, (CO)
+39 320 0325849
Per informazioni o richieste, scrivere all’indirizzo info@theoriagallery.it
Per le prenotazioni utilizzare il form alla pagina Prenotazione
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